Nives MEROI


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Il dritto e il rovescio nell'altalena del Karakorum

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Nives MEROI

presenta

“il dritto e il rovescio …”

“31 luglio ’94. Ad un passo dalla meta”
K2 mt. 8611 – versante nord
“…Romano, Filippo ed io, cordata d’avanscoperta, stiamo cercando di raddrizzare la via dei giapponesi. Vogliamo seguire la linea perfetta dello spigolo nord. Una linea dalla bellezza pura, che unisce questo triangolo assoluto dalla base al suo vertice lanciato nello spazio…
…8450 metri: siamo a 150 metri dalla cima e la nostra via dalla bellezza pura finisce qui, su questa torre isolata ad un passo dalla meta…”

Sul versante nord ovest del K2 Nives Meroi, Romano Benet e Filippo Sala raggiungono la quota di 8450 metri lungo un itinerario parzialmente nuovo.
In occasione di questa salita, Nives Meroi è la prima donna al mondo a tentare questo versante.

“3 x 8000”
2003:
19 luglio: Gasherbrum II m. 8068 – 26 luglio: Gasherbrum I m. 8035 – 8 agosto: Broad Peak m. 8047
Tre ottomila in venti giorni soltanto.
“…Nella classifica dei record siamo la seconda cordata al mondo.
Ma il nostro è un piacere quasi sovversivo perché in un’epoca ossessionata dagli exploit, abbiamo scelto di salire senza ossigeno, senza portatori d’alta quota e senza campi prefissati.
Spogliati da ogni aiuto esterno e tecnologico abbiamo rinunciato alle certezze e in questo tempo vorace abbiamo scelto l’economia come valore primo…”

Un’impresa di grandissima soddisfazione per diversi motivi: perché una sola cordata al mondo (guidata da E. Lorethan!) prima di noi aveva realizzato queste salite in 17 giorni e perché nessuna donna al mondo ha mai realizzato una simile impresa.

“K2 nord. L’altra faccia dello specchio”
2004:
K2, mt 8.611 – versante nord
“…Dopo 10 anni siamo di nuovo qui, diretti al lato nascosto e oscuro del K2.
Dall’altra parte a sud, si sta’ festeggiando il giubileo della montagna degli italiani; noi siamo qui, in cammino in quest’isola di vuoto umano che si affaccia sul bordo del Taklamakan, il deserto da cui non si torna indietro…”

Il 16 maggio Nives Meroi, Romano Benet e Luca Vuerich raggiungono la cima del Lhotse lungo la parete ovest, come sempre “by fair means”.
Dal Nepal, Romano, Luca e Nives si trasferiscono direttamente in Cina per tentare la salita del K2, in occasione del cinquantesimo della prima salita.
Insieme ad altri alpinisti italiani raggiungono il versante nord della montagna ma per le proibitive condizioni atmosferiche dopo due mesi di tentativi sono costretti a desistere e rientrare in Italia.





“26 luglio 2006. Il Kappa in 2 “
2006:
K2, m. 8611 – versante sud
Alle ore 18 del 31 luglio 1954 Lino Lacedelli e Achille Compagnoni raggiungevano, primi uomini nella storia, gli 8611 metri della vetta del K2, la seconda cima della terra.
Sono le ore 13 del 26 luglio 2006 quando Romano e Nives toccano la vetta della “Montagna degli Italiani” lungo lo storico Sperone degli Abruzzi, aperto dalla grande spedizione italiana che per prima la conquistò.
Partiti dal campo base il 22 luglio, con soli quattro bivacchi siamo saliti e scesi da questa meravigliosa montagna, salita con lo stile leggero e pulito che ormai ci contraddistingue: senza ossigeno, senza portatori d’alta quota e senza campi prefissati.
Settima salita femminile e prima italiana.
Con la salita della “Montagna degli Italiani” Nives raggiunge “quota nove”, il massimo delle vette oltre gli 8000 metri salite nella storia da una donna, mentre insieme a Romano si confermano la coppia al mondo con il maggior numero di ottomila raggiunti.

“…dopo 12 anni il K2 si è offerto a noi: a noi due saliti soli.
Una solitudine che rende ad ogni cosa il suo valore. Al nostro alpinismo essenziale e a due solitudini unite in coppia verso la cima. Una solitudine a due, un K in due.
26 luglio 2006, sono le ore 13 di un giorno perfetto…”


“… L’ALTALENA DEL KARAKORUM”

Questo viaggio è cominciato per magia, un viaggio dal candore senza fine, bianco come il silenzio che accompagna i nostri passi e lieve come la nostalgia che ci riporta sempre qui.
Fra due mondi e due culture, fra successo e fallimento, lentezza e velocità, solitudine e condivisione, fra la cima e la sua base. Ogni dritto ha il suo rovescio e dall’uno all’altro noi ondeggiamo appesi a un filo, tesi fra continui opposti. E come degli acrobati continuiamo ad oscillare, per amore dell’equilibrio.


LA GENTE


Romano BENET e Nives MEROI
Arrampicano insieme da oltre 20 anni. Una vasta attività, che va dalle più difficili vie delle Alpi, alle cascate, fino alle invernali, come la prima salita del Pilastro Piussi al Piccolo Mangart di Coritenza e alla Cengia degli Dei.
Hanno preso parte a numerose spedizioni in Sud America, Himalaya e Karakorum; ad esempio al versante nord del K2 nel 91 e nel 94, all’Everest nel 96 e nel 95 ad una spedizione leggera al Bhagirathi 2, nel Garwhal Indiano, con l’apertura di una via nuova alla cima nord.
E’ seguito poi “un anno himalayano”, un anno nel corso del quale hanno salito tre ottomila: 20 luglio 1998, il Nanga Parbat in Pakistan; 12 maggio e 22 maggio 1999, rispettivamente lo Shisha Pangma ed il Cho Oyu, in Tibet.
Nel 2003 un nuovo traguardo, insieme a Luca raggiungono le cime di tre ottomila in venti giorni soltanto: il Gasherbrum I, il Gasherbrum II ed il Broad Peak. Nessuna donna al mondo aveva mai realizzato una simile impresa.
Nel 2004, sempre insieme a Luca, raggiungono la cima del Lhotse, mt.8516, portando così a 7 il numero degli ottomila da loro raggiunti.
Il 5 maggio 2005 Romano, Nives e Luca raggiungono la quota di 8157 metri sul Dhaulagiri, salendo fino ad un’anticima della montagna, di 10 metri più bassa della cima principale.
Ostacolati dalle proibitive condizioni atmosferiche, che per tutta la stagione pre – monsonica hanno imperversato sulla catena himalayana, i numerosi tentativi effettuati per superare i pochi passi mancanti sono restati vani.
Un anno dopo, il 17 maggio, Romano e Nives riescono a percorrere quell’ ultima manciata di metri della cresta sommitale, dove l’anno precedente si erano dovuti fermare per la presenza di pericolose cornici di neve. Luca, che solamente due giorni prima della partenza per la cima si è ammalato, è costretto a rinunciare alla salita.
Entrambi fanno parte del Club Alpino Accademico Italiano.


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